Tab Article
Una macchina per scrivere si racconta. Non una macchina per scrivere qualunque. Una Olivetti M20, la prima della serie Olivetti a essere immessa sul mercato internazionale. In un freddo giorno di gennaio del 1921, la M20 inizia il suo viaggio con destinazione ancora sconosciuta. I suoi tasti vibrano di speranza mista a curiosità, proprio come succede ai molti migranti che, insieme a lei, si sono imbarcati nel porto di Genova per affrontare un viaggio assai più lungo, in cerca di una vita migliore. Il racconto, tratto da una storia vera, accompagna il lettore in un viaggio che diventa l'occasione per parlare di una filosofia aziendale, che per molti anni ha portato lustro al Canavese, e soffermarsi su alcuni importanti eventi del secolo breve. La Macchina si fa voce narrante, si emoziona, osserva, riflette sui ciò che accade intorno a lei, e intanto sogna di vedere il mare che più volte l'ha sfiorata da lontano con la sua brezza e il suo profumo. Ne sono trascorsi di anni da quel lontano 1921, la M20 ha attraversato la Storia di un Paese vivendo numerose vicissitudini. Fino al suo incontro casuale con Armerino, in un mercatino di Palermo.